Il senso della vita mi ritorna
com'era sempre allora, un male
più cieco se stupendamente colmo
di dolcezza. Perchè ad un ragazzo, pare
che mai avrà ciò che egli solo
non ha mai avuto. E in quel mare
di disperazione, il suo furioso sogno
di corpi, crede di dover pagare,
con l'essere follemente buono...
Così se bastano due giorni
di febbre, perchè la vita sembri
perduta e intero torni
il mondo (e niente m'inebbri
altro che rimpianto) al mondo io,
nel grande e muto sole di settembre,
morendo non saprei che dire Addio...
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